sabato 11 ottobre 2008

RUBANO CARAMELLE SCAMBIATE PER VIAGRA

Credevano fossero pasticche di viagra ed invece erano caramelle.
E' accaduto a Firenze, alla Fortezza da Basso. I ladri che, evidentemente erano dei veri e propri pivellini, hanno rubato 110 confezioni di caramelle azzurre credendo che fossero le famose pillole che consentono di migliorare le prestazioni sessuali. Ad accorgersi del furto del materiale pubblicitario fatto esporre da una casa farmaceutica per la promozione in occasione dell'anniversario del Viagra, sono stati alcuni addetti che, non trovando gli espositori, hanno denunciato l'accaduto ai Carabinieri. Una figuraccia, dunque, per questi ladri principianti, i quali probabilmente, ne collezioneranno un'altra, ancora più tremenda, all'atto della prestazione sessuale!

mercoledì 8 ottobre 2008

IL 16 OTTOBRE PROSSIMO SI CELEBRERA' IL GIORNO DELLA MEMORIA IN CALABRIA

Sarà celebrato il 16 ottobre prossimo (anniversario dell’uccisione del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Francesco Fortugno) il “giorno della memoria” istituito con la legge antiracket e antiusura licenziata nel corso della precedente seduta consiliare.
Lo ha deciso l’Assemblea di Palazzo Campanella nel corso dell’ultima seduta durante la quale sono state discusse le norme di indirizzo relative ai programmi di edilizia sociale.
Si tratta di un articolato che fissa i principi generali dell'azione della Regione per la tutela del diritto alla casa.
Il provvedimento, oltre a prevedere i nuovi contratti di quartiere e la riqualificazione delle aree urbane degradate, stabilisce alcune misure di perequazione sociale a beneficio di alcune categorie di cittadini: le famiglie a basso reddito, le giovani coppie, gli studenti fuori sede, gli anziani, gli extracomunitari e le ragazze madri.
Nel corso dei lavori consiliari e' stato prorogato qnche il termine per l'attuazione dei Piani di recupero urbano, al fine di scongiurare la perdita di ingenti finanziamenti destinati agli enti locali.

I CINQUANT'ANNI DEL COLLANT

Festeggiarli o non festeggiarli? Stiamo parlando dei collant di cui, nel 2009, ricorre, il cinquantesimo compleanno da quando, nel 1959 sono stati inventati dall’inglese Allen Grant Sr.
Questo straordinario capo intimo femminile liberò le donne dalla necessità di sostenere le calze con la guepiere, un indumento non adatto ad essere indossato con i moderni pantaloni.
Una vera e propria liberazione femminile, dunque.
Assai apprezzato dalle donne è, però, un accessorio poco amato dagli uomini che, a giusta ragione, considerano questo indumento l'antitesi della seduzione.
Volete mettere una seducente ed ammaliante guepiere al posto di un indistinto, piatto e malinconico collant?

lunedì 6 ottobre 2008

Cento Comuni nella città di Gioacchino

Si è appena conclusa la Fiera dei Cento Comuni, una delle manifestazioni più importanti che la Provincia di Cosenza dedica alla valorizzazione delle eccellenze del territorio.
Dopo le edizioni con numeri assolutamente rilevanti di presenze di Altomonte, Morano, San Fili, Rende, Oriolo, Pedace, San Marco Argentano, lo scenario quest’anno è stato quello di San Giovanni in Fiore, l’indiscussa capitale della Sila, la città dell’Abate Gioacchino che, per due giorni, da sabato 4 e domenica 5 ottobre, ha ospitato la grande kermesse che ha quale filo conduttore la tradizione, il suo perdurare, le sue espressioni materiali e culturali.
Coinvolte dalla Fiera, nella quale sono convenuti gli stand espositivi di numerosi Comuni, le aree più suggestive del grande centro della Sila, dagli spazi dell’Abbazia Florense sino al bel centro storico, animate a sottolineare tutto il fascino ed il valore espresso dall’interno, categoria non solamente geografica quanto piuttosto carica della identita’ che connota un territorio come quello cosentino ed un comprensorio come quello silano.
Artigianato in vetrina e momenti di creazione condivisi con i visitatori, visite guidate per le scuole, teatro che recupera la lingua tradizionale, suoni, balli, enogastronomia: queste le proposte più significative offerte ai tanti che sono giunti a San Giovanni in Fiore da ogni parte della provincia di Cosenza e della Calabria.
Clou dell’edizione della Fiera di quest’anno il dibattito su “I sistemi turistici locali”, a cui hanno partecipato l’assessore provinciale al Turismo, Rosetta Console, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, l’assessore regionale al Turismo, Damiano Guagliardi, rappresentanti istituzionali delle Regioni Lombardia, Veneto, Marche, Puglia, Umbria.
“La Fiera dei Cento Comuni –ci ha dichiarato Oliverio che, tra l’altro, vive e risiede a San Giovanni in Fiore- è un avvenimento che cresce di anno in anno. Quest’anno i comuni che hanno preso parte a questo importante appuntamento sono stati di gran lunga superiori rispetto all’anno scorso. Sono sempre di più, infatti, i sindaci e gli operatori che hanno capito che questa è una grande occasione per far conoscere ed apprezzare i loro prodotti, ma è anche un momento di incontro, di confronto e di dialogo sui problemi e le questioni che accomunano i piccoli e i grandi centri della nostra provincia. Un modo, insomma, per trovarsi e ritrovarsi e per proseguire il percorso comune iniziato”.
“Quest’anno –prosegue il Presidente della Provincia- c’erano anche i due Parchi Nazionali che ricadono nella nostra provincia, il Parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale della Sila, a sottolineare le sinergie messe in campo in questi anni per valorizzare a fondo le nostre risorse e le nostre bellezze naturali”.
“In questi anni –conclude Oliverio- ci siamo impegnati molto per valorizzare e rilanciare il grande patrimonio culturale ed ambientale della nostra provincia che è la più grande della Calabria. La nostra è una terra ricca di eccellenze, di storia e cultura, spesso oscurate e dimenticate. Un vero e proprio scrigno prezioso che, da troppo tempo, attende di essere scoperto e valorizzato. Basti pensare all’immenso patrimonio culturale di cui dispone la sola provincia di Cosenza: 933 chiese, 23 santuari e luoghi di culto, 6 abbazie, 72 castelli, 472 palazzi d’epoca, 35 dimore storiche di eccellenza, 309 siti archeologici, 48 musei e 77 biblioteche (di cui 24 universitarie), opere d’arte di inestimabile valore come il Codex Purpureus Rossanensis, oggetto d’arte bizantina unico al mondo e la Stauroteca o Reliquario di Santa Croce custodita a Cosenza.
A ciò si aggiunge un patrimonio etnografico e linguistico del tutto originale nel panorama nazionale ed europeo, costituito da 26 comunità arbereshe e da alcune comunità occitane e valdesi”.
“La Fiera dei Cento Comuni, insieme a tante altre iniziative promosse con successo sul territorio –conclude il Presidente Oliverio- vuole essere una finestra aperta sul mondo e al mondo, Una finestra da cui far entrare aria nuova, aria fresca. Un modo nuovo di essere e di far parlare di questa regione. In cui, è vero, ci sono tante negatività, ma ci sono anche e soprattutto tantissime cose positive di cui noi calabresi, per primi, dovremo cominciare a parlare con fierezza ed orgoglio”.

ELEZIONI PROVINCIALI: OLIVERIO CONTRO GENTILE?

Negli ultimi giorni della settimana i boatos che davano per certa la candidatura di Pino Gentile alla Provincia di Cosenza sono diventati sempre più flebili e lontani.
Evidentemente qualcosa si è inceppato nei meccanismi del Popolo delle Libertà.
Le divisioni interne su quello che dovrà essere il leader del partito di Berlusconi in Calabria cominciano a farsi sentire.
L’ex assessore regionale delle Giunte Nisticò e Chiaravalloti, dopo le continue insistenze del fratello senatore, interessato ad un incarico di Sottosegretario nel governo Berlusconi e pronto a candidare il figlio alla Regione, probabilmente ha fatto e rifatto meglio i conti ed ha capito che il rischio di perdere la sfida diretta con Mario Oliverio è davvero altissimo.
Lui, nato in uno dei più antichi quartieri del centro storico di Cosenza, il “mitico” Spirito Santo da cui proviene anche Nicola Adamo, lui che ha sempre combattuto per vincere, non ci sta proprio a dover rischiare di chiudere una carriera brillantissima con una sconfitta che potrebbe rivelarsi cocente.
“Pinuzzu”, come lo chiamano gli amici più intimi, è uno che conosce uomini e cose di questa terra ed ha sempre saputo intuire e sfruttare il momento e l’occasione favorevole.
Basti ricordare le ultime elezioni, quelle del 2005, in cui ha ottenuto 18.684 voti nelle liste di Forza Italia a Cosenza ed è stato il consigliere più votato in assoluto in Calabria, migliorando con più di quattro mila preferenze il risultato ottenuto nelle consultazioni di cinque anni prima.
Attualmente è capogruppo di Fi in Consiglio regionale. E’ nato il 15 gennaio 1944.
Ha 64 anni ed è più vecchio di 10 anni del suo possibile avversario.
È stato funzionario dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Cosenza, città di cui è stato anche sindaco.
Iscritto al PSI dal 1962 nelle liste di questo partito è stato eletto consigliere regionale nelle elezioni dell’85 ed ha ricoperto l’incarico di vice Presidente dell’Ufficio di Presidenza.
Riconfermato nel ’90, Gentile è stato rieletto nelle liste del PSI di Cosenza con 24.226 voti di preferenza. Nel corso della quinta legislatura è stato riconfermato per tre volte assessore alla Pubblica istruzione.
Nella sesta legislatura è stato eletto da indipendente nella lista del Pri e nel 1996 ha aderito a Forza Italia.
Nella seconda e nella terza Giunta-Nisticò, Gentile ha ricoperto l’incarico di assessore al Bilancio e di vice presidente prima e di assessore all’Industria poi.
Nella settima Legislatura stato riconfermato assessore nelle Giunte a guida Chiaravalloti con deleghe agli Enti locali nella prima Giunta, al Turismo nella seconda ed è stato assessore al Turismo e all’Industria nella terza.
Può, uno che ha alle spalle tanti incarichi e tanti successi, rischiare di perdere quella che forse potrebbe essere l’ultima battaglia della sua lunghissima carriera politica?
Pino e il suo entourage sanno che “correre” per la guida della Provincia non è come farlo per la Regione.
Il centrosinistra in provincia di Cosenza è troppo forte. Dal Tirreno alla Sila, dal Pollino allo Jonio sono tantissimi, infatti, i comuni amministrati da sindaci di centrosinistra ben radicati nelle loro comunità.
Oliverio, tra l’altro, ha governato bene ed è fortemente stimato dalle popolazioni sparse su tutto il territorio provinciale.
Non è facile sottrarre posizioni ad un consenso così diffuso e consolidato.
E poi ci sono troppi finti amici che mentre oggi fanno finta di sbracciarsi per la candidatura di Pino Gentile, non vedono l’ora di dar inizio a “fuoco amico” per togliersi definitivamente dai piedi un concorrente scomodo, scomodissimo.
La stessa Udc, che ha in Roberto Occhiuto uno degli esponenti più prestigiosi in Calabria ed in provincia di Cosenza, probabilmente non voterebbe mai uno che fu uno dei principali artefici del definitivo abbandono di Forza Italia da parte dello stesso Occhiuto.
Alla Regione, invece, potrebbe essere tutta un’altra musica.
I cosentini, tutti i cosentini, sia quelli di centrodestra che quelli di centrosinistra, non vedono l’ora di poter finalmente rivendicare la candidatura alla presidenza per un loro rappresentante.
Da troppo tempo questa provincia, che è la più grande e la più importante della Calabria, è stata penalizzata e tagliata fuori dalla guida del Governo regionale, a tutto vantaggio soprattutto delle province di Catanzaro e Reggio Calabria.
Questa potrebbe essere l’occasione giusta per smettere di litigare e far quadrato intorno ad un uomo che, per la sua lunga esperienza nei palazzi regionali, potrebbe offrire un contributo rilevante al rilancio della Calabria e, soprattutto, della provincia di Cosenza.
Una possibile guerra all’ultimo sangue potrebbe così trasformarsi in una pace tranquilla che potrebbe vedere riconfermato Oliverio alla presidenza della Provincia, Gentile eletto governatore della Calabria e Adamo (perché no?), al Parlamento Europeo! Senatori e parlamentari permettendo, s’intende!

LA PROVINCIA DI COSENZA INVITA IL MONDO DELLA SCUOLA ALLA MOBILITAZIONE


“Siamo profondamente preoccupati e sbalorditi di fronte ai mutamenti repentini e disinvolti attuati di recente dal ministro alla Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini nei confronti del mondo della scuola in generale e di quello calabrese e cosentino in particolare, in cui si registra già una perdita netta di circa 600 posti di lavoro”.
E’ quanto affermano il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio e dall’Assessore Provinciale alla Pubblica Istruzione Stefania Covello, che in questo primo scorcio di autunno si sono dichiarati più volte allarmati di quanto sta avvenendo nella scuola.
“La scuola –a parere del Presidente della Provincia e del suo assessore- non può essere considerata una riserva di caccia per il bilancio dello Stato dove tagliare le risorse in modo indiscriminato per far quadrare i conti.
Essa rappresenta una priorità per lo sviluppo e la crescita del nostro paese, per la democrazia e la libertà delle persone, per promuovere coesione sociale, una nuova mobilità sociale e le condizioni per le pari opportunità.
Noi pensiamo ad una scuola di qualità in cui tutti possono dispiegare le diverse intelligenze e le diverse abilità.
Luogo fondamentale di educazione alla cittadinanza e di formazione, di apprendimenti di saperi e di conoscenza, di acquisizione di competenze.
Luogo di dialogo, di integrazione di culture e di lingue diverse, di accoglienza e di inclusione, di solidarietà e di coesione sociale in sinergia con le risorse del territorio.
Una scuola che sappia valorizzare il merito e i talenti, ma non lasci indietro nessuno”.
“Il Ministro Gelmini – proseguono Oliverio e Covello – dichiara di volere una scuola seria e formativa ma in realtà porta al disastro la scuola pubblica con i tagli devastanti agli organici e alla didattica, parla di dare senso alla scuola ma chiude i laboratori e lascia le strutture fatiscenti e gli studenti senza strumenti per il diritto allo studio, mette il voto in condotta per l'emergenza bullismo, ma la vera emergenza sono le sue scelte politiche sbagliate, che mirano esclusivamente alla totale privatizzazione del sistema scolastico italiano.
Per effetto di tali politiche ed a seguito della rivisitazione in atto del numero degli insegnanti di sostegno e dalla diminuzione delle ore, tantissimi ragazzi e ragazze calabresi e cosentini rischiano di subire pesantissimi disagi dal punto di vista umano, culturale e organizzativo. Ulteriori effetti negativi potrebbero derivare, inoltre, da una serie di tagli già paventati che andrebbero ad aggravare pesantemente la già difficile situazione delle nostre scuole con conseguenze disastrose che pregiudicherebbero definitivamente ogni garanzia e certezza del diritto allo studio”.
“Rispetto a questa situazione gravissima che potrebbe provocare conseguenze inattese –aggiungono Oliverio e Covello- riteniamo sia necessario ed urgente avviare immediatamente un tavolo di confronto tra forze istituzionali (Regione, Provincia, Comuni), Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, forze sociali e dirigenti scolastici, a cui invitare anche i docenti e i non docenti sui quali ricadono gli effetti più negativi ed immediati dei cambiamenti in atto. Già nei prossimi giorni ci attiveremo per giungere ad un primo incontro entro la fine del mese.”
“L’iniziativa -aggiungono i due esponenti dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza- deve servire ad avviare un’analisi profonda ed obiettiva della situazione attuale e a valutare le necessarie iniziative da mettere in campo unitariamente, al fine di predisporre proposte alternative e respingere definitivamente provvedimenti inammissibili, che andrebbero a modificare profondamente gli equilibri interni al mondo della scuola e che, soprattutto in molti piccoli comuni, potrebbero addirittura mettere in discussione la sopravvivenza stessa dell’istituzione scolastica che, in molti casi, rappresenta l’unico momento di aggregazione sociale”.
“Di fronte ad uno scenario così grave e preoccupante –concludono il Presidente Oliverio e l’assessore Covello- riaffermiamo il nostro impegno e la nostra vicinanza attiva al mondo della scuola e invitiamo tutti gli attori politici, culturali e sociali della provincia di Cosenza a tenere alta la vigilanza e a mobilitarsi unitariamente, affinché la scuola sia finalmente messa nelle condizioni di lavorare nella necessaria tranquillità”.