Oggi ricorre il terzo anniversario della morte di Giovanni Paolo II.
La causa di beatificazione procede, il postulatore, monsignor Slawomir Oder, ha consegnato la bozza della Positio al relatore della Congregazione delle cause dei Santi.
Giovanni Paolo II° è stato un grande papa, che ha vissuto totalmente immerso in Dio e ha insegnato alla nostra generazione come la fermezza su ciò che è essenziale della fede si possa coniugare con una straordinaria apertura verso tutti. E’ stato un evangelizzatore e un uomo di pace.
Il suo successore Benedetto XVI, che lo ha commemorato domenica scorsa prima del Regina Coeli e che celebrerà la messa in suo suffragio, gli è stato accanto nel delicato compito di “custode della fede” più a lungo di qualsiasi altro responsabile di dicastero.
Woityla è stato il primo Papa del III millennio.
Il primo papa non italiano dopo 455 anni, e il primo polacco nella storia dei pontefici romani.
Il primo successore di Pietro il cui operato sia stato seguito e conosciuto da miliardi di fedeli negli angoli più sperduti della terra. Le cui parole hanno saputo toccare anche i laici.
Il Pontefice che ha voluto incontrare personalmente il maggior numero in assoluto di credenti, politici, religiosi e intellettuali nel mondo e nella storia, nonostante il tormento della malattia.
Il primo che si è costantemente impegnato contro la guerra e prodigato a favore del dialogo tra le religioni. Colui che ha portato a termine un numero senza precedenti di viaggi apostolici, beatificazioni e santificazioni. Colui che ha reinterpretato il papato dandogli quella proiezione planetaria che non aveva mai avuto. Che è diventato portavoce dei diritti umani, difensore dei deboli nelle società opulente e capitaliste.
Il Papa che ha avuto il coraggio di dire: 'Non c'e' piu' la Chiesa del silenzio, ora parla con la mia voce'. Il Papa che ha pronunciato un 'Mea culpa' in San Pietro sui torti e gli errori dei cristiani. Tanto autenticamente mistico, quanto intuitivamente mediatico, Giovanni Paolo II, il Papa 'venuto da un paese lontano' eppure così immerso nella contemporaneita', in 26 anni di pontificato ha segnato la storia della Chiesa e del mondo.
La causa di beatificazione procede, il postulatore, monsignor Slawomir Oder, ha consegnato la bozza della Positio al relatore della Congregazione delle cause dei Santi.
Giovanni Paolo II° è stato un grande papa, che ha vissuto totalmente immerso in Dio e ha insegnato alla nostra generazione come la fermezza su ciò che è essenziale della fede si possa coniugare con una straordinaria apertura verso tutti. E’ stato un evangelizzatore e un uomo di pace.
Il suo successore Benedetto XVI, che lo ha commemorato domenica scorsa prima del Regina Coeli e che celebrerà la messa in suo suffragio, gli è stato accanto nel delicato compito di “custode della fede” più a lungo di qualsiasi altro responsabile di dicastero.
Woityla è stato il primo Papa del III millennio.
Il primo papa non italiano dopo 455 anni, e il primo polacco nella storia dei pontefici romani.
Il primo successore di Pietro il cui operato sia stato seguito e conosciuto da miliardi di fedeli negli angoli più sperduti della terra. Le cui parole hanno saputo toccare anche i laici.
Il Pontefice che ha voluto incontrare personalmente il maggior numero in assoluto di credenti, politici, religiosi e intellettuali nel mondo e nella storia, nonostante il tormento della malattia.
Il primo che si è costantemente impegnato contro la guerra e prodigato a favore del dialogo tra le religioni. Colui che ha portato a termine un numero senza precedenti di viaggi apostolici, beatificazioni e santificazioni. Colui che ha reinterpretato il papato dandogli quella proiezione planetaria che non aveva mai avuto. Che è diventato portavoce dei diritti umani, difensore dei deboli nelle società opulente e capitaliste.
Il Papa che ha avuto il coraggio di dire: 'Non c'e' piu' la Chiesa del silenzio, ora parla con la mia voce'. Il Papa che ha pronunciato un 'Mea culpa' in San Pietro sui torti e gli errori dei cristiani. Tanto autenticamente mistico, quanto intuitivamente mediatico, Giovanni Paolo II, il Papa 'venuto da un paese lontano' eppure così immerso nella contemporaneita', in 26 anni di pontificato ha segnato la storia della Chiesa e del mondo.
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