LA SANTA PASQUA E L’INIZIO DELLA PRIMAVERA
OVVERO IL TRIONFO DELLA VITA SULLA MORTE

L’inizio della primavera quest’anno coincide con la Santa Pasqua.
Una coincidenza che non può non suggerirci una riflessione profonda sulla caducità della nostra condizione umana.
Le due ricorrenze, infatti, hanno un significato comune: il trionfo della vita sulla morte.
Ovvero la resurrezione.
E’ il miracolo della vita che rinasce, proprio quando la morte sembra affermarsi e prevalere definitivamente.
E’ il trionfo della speranza sulla disperazione, la certezza che, nonostante tutto, nonostante ogni cosa sia indirizzata verso la morte, alla fine a prevalere è sempre la vita.
A tal proposito vorrei dedicarvi la poesia “Specchio” di Salvatore Quasimodo, che descrive in maniera mirabile il miracolo che riaccade ogni anno.
SPECCHIO
di Salvatore Quasimodo
Ed ecco sul tronco
si rompono gemme:
un verde più nuovo dell'erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era.
(da: Acque e terre (1920-1929)
OVVERO IL TRIONFO DELLA VITA SULLA MORTE

L’inizio della primavera quest’anno coincide con la Santa Pasqua.
Una coincidenza che non può non suggerirci una riflessione profonda sulla caducità della nostra condizione umana.
Le due ricorrenze, infatti, hanno un significato comune: il trionfo della vita sulla morte.
Ovvero la resurrezione.
E’ il miracolo della vita che rinasce, proprio quando la morte sembra affermarsi e prevalere definitivamente.
E’ il trionfo della speranza sulla disperazione, la certezza che, nonostante tutto, nonostante ogni cosa sia indirizzata verso la morte, alla fine a prevalere è sempre la vita.
A tal proposito vorrei dedicarvi la poesia “Specchio” di Salvatore Quasimodo, che descrive in maniera mirabile il miracolo che riaccade ogni anno.
SPECCHIO
di Salvatore Quasimodo
Ed ecco sul tronco
si rompono gemme:
un verde più nuovo dell'erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era.
(da: Acque e terre (1920-1929)
Nessun commento:
Posta un commento